Instagram Reels
Sono l'ultima novità di casa Instagram, che nell'estate del 2020 ha rilasciato la possibilità di fare i Reels, forse per cercare di fermare l'ascesa di TikTok.
I Reels sono video composti da una o più clip di massimo 15 secondi: la clip si può registrare direttamente, oppure possiamo caricarla dai video che abbiamo già girato. Possiamo poi aggiungere suoni e musica dalla libreria musicale di Instagram: è un catalogo davvero esteso di brani, come ben sa chi già li utilizza nelle Stories.
Prima di condividere il Reel possiamo inserire hashtag e menzioni per taggare gli altri protagonisti del video.
Veloci da creare e da fruire (ricordate che gli utenti amano i contenuti che durano pochi secondi!), sono lo strumento ideale per aggiungere al vostro profilo un contenuto fresco e dinamico.
Se volete un altro buon motivo per utilizzare i Reels, sappiate che sono privilegiati nella tab Explore di Instagram e nei risultati delle ricerche.
In poche parole, i Reels sono una sorta di rapido "editor" di video direttamente nella app, con la possibilità di aggiungere brani musicali da una libreria molto ampia.
Volete un esempio di Reels che funzionano? Guardate il profilo di Dolomiti Paganella per ispirarvi, e di Marco Giarratana e Marco Corradi per deliziarvi!
Instagram Stories
Non dovrebbero aver bisogno di presentazioni: siamo certi che tutti voi pubblicate quotidiani aggiornamenti sulla vostra vita in forma di Stories. O perlomeno spiate le Stories dei vostri amici!
Per chi si è tenuto alla larga dal mondo entusiasmante delle Stories, sono brevi contenuti (foto o video da 15 secondi) che rimangono visibili per sole 24 ore. Per rendere più divertenti le nostre clip possiamo aggiungere musica, GIF animate, testi, disegni, emojii… sfogo alla creatività!
Nelle Stories l’interazione con i follower è altissima: possiamo creare Sondaggi, farci porre Domande dagli utenti (dopo dobbiamo rispondere!) e Quiz.
Brevità e immediatezza sono la chiave per utilizzare bene le Stories, che proprio per l’impressione di essere in procinto di scomparire, sono uno degli strumenti più utili per mantenere alta l’attenzione della nostra community. Ammettiamolo: quando vediamo i profili in evidenza dei nostri amici che hanno appena postato qualcosa, è difficile resistere alla tentazione di guardare le loro Stories. Sarà la FOMO, la "paura di essere tagliati fuori", che ci spinge a fare tap sul profilo?
Se non siete ancora convinti dell’importanza di questi contenuti, potreste ricredervi con i dati di Hootsuite: sono oltre 500 milioni gli utenti che utilizzano le Stories. E il 58% degli utenti dice di essere diventato più interessato ad un brand o prodotto dopo averlo visto nelle Stories.
Insomma, le Stories sono uno strumento fantastico per coinvolgere i propri follower - ma non per farsi trovare da nuovi utenti. Infatti dall'autunno 2020 se cerchi un certo luogo o hashtag, noterai che le Stories non compaiono più nei risultati. Di fatto, dunque, la visione delle Stories è limitata ai tuoi follower (o ai follower di chi ricondivide la tua Storia).
Le Stories funzionano bene anche per argomenti complessi: basta dare un'occhiata a come National Geographic spacchetta un documentario in Stories immediate.
Per esempi di Stories in ambito turistico e di ristorazione, andate a curiosare sul profilo di Garda Trentino e di Marco Corradi.
Le Stories sono nate per essere temporanee, ma non temere: c’è un modo per evitare che scompaiano. Basta salvarle nelle “Storie in evidenza” perché restino visibili nel nostro profilo. Questa tecnica è molto utilizzata da brand e aziende per mettere in mostra i propri servizi o mettere in evidenza contenuti che si ritiene possano avere un valore nel tempo.
Lo abbiamo fatto anche noi 👉 @ogpcomunicazione
Non stiamo a spiegarvi in questo articolo come fare le Stories e come aggiungere gli stickers e le GIF, sennò sarebbe troppo lungo!
Ma se volete, scriviamo volentieri un articolo dedicato 😉
Passiamo al prossimo strumento!
IGTV
La "tv" di Instagram è in circolazione dal 2018, ma non ha avuto l’accoglienza calorosa che i creatori si aspettavano. Una delle criticità originarie era il formato dei video esclusivamente verticale (9:16) che ha spiazzato molti utenti - e non solo. Anche molti brand hanno riscontrato delle difficoltà nel cercare di adattare video orizzontali al nuovo formato - a volte con scarsi risultati!
Gli amanti del classico formato panoramico però possono tirare un sospiro di sollievo: dal 2019 IGTV supporta anche video orizzontale in 16:9. La grande novità di IGTV è la lunghezza dei video che possiamo caricare. Infatti mentre nel feed dobbiamo mantenerci tra i 3 e i 60 secondi, su IGTV possiamo condividere video che durano da 1 minuto a 1 ora. Sono supportati anche i sottotitoli automatici, disponibili per ora in 16 lingue. Questa caratteristica è utile per rendere fruibile il nostro video anche da chi ha disattivato l'audio (e su Instagram sono molti a farlo!).
Quando carichiamo un video in IGTV, possiamo pubblicare un'anteprima di un minuto sul nostro profilo Instagram: per questo è sempre meglio dedicare i primi secondi a immagini e situazioni che acchiappino il pubblico!
Un buon motivo per caricare video IGTV è che sono privilegiati nella tab "Explore" di Instagram: appaiono 4 volte più grandi delle foto e sarà più facile attrarre l'attenzione degli utenti. Sempre che riusciamo a finire nella pagina "Explore", ovviamente 😉
Queste caratteristiche rendono IGTV ideale per
- pubblicare contenuti più lunghi delle Stories e Reels;
- pubblicare lezioni, tutorial, video di spiegazione, ma anche interviste e recensioni;
- salvare le proprie Instagram Live: le dirette salvate verranno pubblicate su IGTV.
Ecco un esempio, sempre da National Geographic, di un contenuto adatto a IGTV: i documentari. Con uno stratagemma cinematografico per migliorare la visione in verticale: utilizzare lo split screen.
